Terapia logopedica

Solitamente nella definizione del programma di trattamento logopedico si tiene conto di numerosi fattori:

• l’età del bambino

• le modalità con cui il bambino ha sviluppato ed acquisito il linguaggio.

• gli esiti della valutazione del livello intellettivo.

• gli esiti della valutazione delle abilità specifiche in ciascuna area degli apprendimenti (lettura - velocità, accuratezza e comprensione - scrittura e calcolo) attraverso la somministrazione di tests standardizzati.

• gli esiti della valutazione delle principali funzioni cognitive

È importante precisare che il trattamento viene definito individualmente, tenendo conto del livello di sviluppo delle abilità fonologiche e metafonologiche di ciascun bambino. Durante il trattamento si procede presentando al bambino esercizi con materiale stimolo caratterizzato da livelli di complessità progressivamente crescenti; si inizia con parole bisillabe (“lu-na”, “ni-do”, ecc.) per poi passare a parole sempre più lunghe e complesse (bisillabe con gruppi ortografici, trisillabe, quadrisillabe, ecc.; es: “ba-gno”, “ca-ro-ta”, “co-lo-ra-to”).

Il trattamento ha come scopo prioritario quello di automatizzare e velocizzare il processo della lettura attraverso la facilitazione del riconoscimento rapido di sillabe o di altri gruppi di lettere che costituiscono subcomponenti delle parole.

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1) Sviluppo delle abilità fonologiche e metafonologiche

Attraverso giochi e semplici compiti il bambino impara, per fasi successive, a comporre e a scomporre oralmente la singola parola. In un primo momento lo scopo del trattamento è quello di sviluppare e potenziare la consapevolezza dei singoli fonemi e delle singole sillabe che compongono la parola:

1.1. attività di fusione orale (es.: esercizi in cui si presenta una serie di suoni “c-a-s-a” che il bambino deve fondere creando e nominando la parola “casa”);

1.2. esercizi di fusione orale delle sillabe in parole (es.: si presentano le sillabe “lu-na” e il bambino deve fondere i suoni rispondendo “luna”);

1.3. divisione orale della parola nei fonemi che la compongono (es.: al bambino viene presentata la parola “cane” e lui dovrà rispondere elencando i singoli fonemi che la compongono “c-a-n-e”);

1.4. divisione orale della parola nelle sillabe che la costituiscono (es.: al bambino viene presentata la parola “nido” e lui dovrà scinderla nelle sillabe “ni-do”)

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2) Acquisizione e potenziamento dell’associazione grafema/fonema

Solo quando le abilità fonologiche sono state consolidate è possibile intervenire per favorire l’instaurarsi dell’associazione fonema-grafema.

A questo punto, si presentano al bambino attività e schede di lavoro in cui le sillabe sono rappresentate graficamente in stampato minuscolo (come semplificato dall’esempio sottostante).

ba

be

bi

bo

bu

da

de

di

do

du

la

le

li

lo

lu

ma

me

mi

mo

mu

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Al bambino viene prima richiesto ripetutamente di leggere il materiale secondo un’organizzazione predefinita (es.: prima seguendo la riga, poi la colonna).

Successivamente le sillabe già presentate vengono riproposte in ordine sparso, fintanto che la lettura di queste sillabe non sia stata automatizzata (come semplificato dall’esempio sottostante).

de

la

mi

du

bo

li

be

do

lu

ma

bu

lo

ba

me

di

mo

da

mu

bi

le

 

A questo punto, al bambino viene richiesto di formare tutte le parole che riesce a individuare, unendo le varie sillabe presentate (es.: individua e ripete le sillabe “ma” e “no” e dice “mano”). Dopodiché gli si presenta una scheda in cui sono presenti tutte le parole che ha trovato chiedendogli di leggerle il più rapidamente possibile.

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3) Attività di composizione della parola

In un momento successivo, si introduce la scrittura coinvolgendo il bambino in attività di composizione della parola. In questa fase si integra la rappresentazione grafica con quella visiva (un’immagine) e con quella semantica (il significato della parola e dell’immagine):

3.1. la scrittura è utilizzata come modalità di rinforzo (es.: dopo aver lette le parole precedentemente individuate e sintetizzate a partire dalle sillabe, gli si chiede di scriverle sotto dettatura).

3.2. per lavorare sulla composizione della parola e sulla sintesi sillabica si introducono le immagini come ausilio semantico. Al rinforzo della scrittura si affianca ed integra l’utilizzo delle immagini con l’associazione della parola corrispondente rintracciata e ricostruita attraverso le sillabe. In questi esercizi al bambino sono mostrate alcune immagini ed un gruppo di sillabe, che se unite adeguatamente tra loro vanno a costituire la rappresentazione grafica delle parole raffigurate dalle immagini

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4) Recupero e potenziamento della lettura morfo-lessicale

Al bambino, in questa fase si propongono compiti che, a seconda dell’età, possono essere presentati in modalità cartacea o attraverso l’uso di software. Gli esercizi proposti consistono in:

• uso del tachistoscopio: sullo schermo del computer appare una parola che permane per pochi secondi, entro i quali il bambino deve riuscire a leggerla. Questo esercizio ha lo scopo di stimolare il bambino a leggere il più velocemente possibile intervenendo sul tempo di permanenza dello stimolo nel campo visivo. Sia la complessità della parola che il tempo di esposizione variano in funzione della performance del bambino.

• presentazione del gioco: “Un gioco di P.A.R.O.L.E.”, attraverso il quale si propongono semplici compiti di lettura e di manipolazione delle parole per potenziare e favorire le competenze della lettura. All’interno ci sono attività di vario tipo: parole in rima, indovinelli, parole composte (es.: “La parola FERROVIA è formata da due parole. Quali?”), giochi di lettura, giochi di individuazione del fonema che determina il passaggio da una parola all’altra (esempio Timone Limone; carBone carTone) e molti altri giochi-stimolo.

• analisi dei testi: si guida il bambino nell’analisi dei testi scritti, in modo da renderlo in grado di individuare le informazioni e i concetti più importanti, richiedendogli successivamente di ripeterli oralmente. Questo tipo di esercizio ha lo scopo di recuperare il significato del testo e di stimolare e promuovere la comprensione e l’espressione linguistica dei contenuti semantici.

È importante ribadire che il trattamento viene definito INDIVIDUALMENTE, tenendo conto del livello di sviluppo delle abilità fonologiche e metafonologiche di ciascun bambino, pertanto il contenuto di ciascuna fase del lavoro logopedico dovrà necessariamente diversificarsi per poter riabilitare la funzionalità del bambino nel modo più accurato ed efficace possibile.

Dr.ssa Elisabetta Scali - Logopedista